sabato 18 gennaio 2020

PIANTINE GRASSE ALL'UNCINETTO CON TECNICA AMIGRUMI

Sono molto decorative ed hanno il vantaggio che non seccano mai, nemmeno se ci si dimentica di loro.
Si possono fare opache o lucide, come si preferisce, si possono scegliere i tipi di piante da inserire, e soprattutto si può scegliere il vasetto, che si inserisce nel vostro tipo di arredamento.
Oppure - meglio ancora - può essere un contenitore vostro che vi piace particolarmente e che vorreste ornare con questo tipo di decorazione.


CUSCINO CON ETICHETTE DI VESTITI

Naturalmente lo faccio con le etichette fornite dal committente.
Non è difficile procurarsele: basta spargere la voce tra amici e parenti per un mesetto ed il gioco è fatto.
Naturalmente se lo volete solo da un lato.
Dall'altro lato il cuscino è di cotone in tinta unita.
Ve lo consiglio: costa meno - perchè la lavorazione è più veloce - ed è più facile da lavare e tenere pulito.

mercoledì 15 gennaio 2020

GIACCA MULTICOLOR

Semplice ma molto carina, questa giacca in filato floccato a base turchese è stata realizzata su committenza.
Il filato è stato fornito dalla cliente stessa.
Indossata era splendida

IL GOLF RIPRODUZIONE DI UN QUADRO

Ancora per una boutique di Firenze, ho fatto questo golf su commissione.
Si tratta della riproduzione di un quadro del pittore Nino Tirinnanzi, che se non sbaglio si intitolava "giocatori di carte" o qualcosa di simile.
E' stato un lavoro di incredibile complessità, tecnica mista ferri jaquard per lo sfondo e con i particolari ricamati a punto maglia.
Non so quanto l'abbia pagato il cliente finale, ma per me è stato un lavoro ben remunerato!

CAPPOTTO IN MAGLIA RIPRODUZIONE DI UN QUADRO

Per una boutique di Firenze ho fatto questo cappotto che è la riproduzione di una quadro dell'avanguardia russa.
Si è trattato di una lavorazione estremamente complessa, maglia jaquard per lo sfondo e la figura, e ricamo su maglia per i particolari.
Il prezzo è stato elevato, ma valeva ogni centesimo.

MAGLIONE A TRECCE IN MOHAIR CON BERRETTO COORDINATO



Per qualche strano scherzo delle luci, il maglione fotografato sembra rosa ma è azzurro polvere, così come il berretto, lavorato in tecnica mista: la treccia è fatta ai ferri ed è doppia, mentre la "testa" è all'uncinetto.

GIACCA IN MAGLIA CON PAESAGGIO

Anche questa giacca è stata fatta su commissione per una boutique di Firenze.
Interamente realizzata in mohair, tecnica ferri jacquard per lo sfondo del paesaggio e con ricamo a maglia per quel che riguarda i particolari.
La lavorazione è stata ulteriormente complicata dalla chiusura a bottoni anteriore, che ha rappresentato una difficoltà aggiuntiva, anche rispetto ad altri capi realizzati con la stessa tecnica!

MAGLIONE DOPOSCI

Realizzato su commissione su disegni classici di questo tipo di capi, con un filato consistente ma non troppo grosso per risultare particolarmente caldo e pregiato.
Si tratta di un capo realizzato per un uomo, ma si tratta comunque di un tipo di vestiario che in queste condizioni di utilizzo può essere indossato da chiunque.


GOLF IN MOHAIR CON PAESAGGIO ALINARI

Questo maglione, che è stato realizzato per la solita boutique fiorentina, è stato realizzato in un mohair particolarmente pregiato, a pelo molto lungo e morbido.
Come se non bastasse questo particolare a complicare la lavorazione, la complessità del paesaggio di sfondo ha rappresentato un ulteriore sfida che ha reso molto lunga la lavorazione di questo capo.
I particolari molto piccoli sono stati un grosso problema, ma sono riuscita a superarlo con molta pazienza e con perizia di lavorazione. 
Naturalmente, allo scopo di rendere possibile la riproduzione del paesaggio, è stato lavorato contemporaneamente: davanti, dietro e maniche sono stati "tirati su" nello stesso tempo.

lunedì 13 gennaio 2020

RESTAURO DI UNA COPERTA DA UNA PIAZZA E MEZZO

chi non è più giovanissimo ha sicuramente nel suo baule una vecchia coperta di stoffa bianca e pizzo all'uncinetto.
E quasi sicuramente questa coperta è ad una piazza e mezza perchè nella prima metà del secolo scorso questi letti detti "bastardi" andavano di moda.
Cosa pensassero di farci in questi letti dove in due non si riusciva a dormire, e per uno erano troppo grandi, non si sa.
Comunque erano molto comuni, e queste coperte, a volte molto belle, raramente possono venir riutilizzate, perchè mal si adattano alle dimensioni dei letti moderni.
Questa coperta è stata invece molto usata, anzi maltrattata, tanto che quando mi è stata consegnata era così:

La fascia centrale era a dir poco distrutta, era stata lavata con "cattiveria" e stirata anche peggio, piena apparenti strappi.
Il pizzo intorno era ridotto anche peggio: pieno di cattive riparazioni e talmente liso alle cuciture da farmi pensare che non sarei mai riuscita a ricavarne qualcosa.
Non riuscivo a capire come poter operare, e l'ho lasciata lì per un bel po'.
Po, improvvisamente, l'illuminazione.
Era impensabile recuperarla così come'era, anche perchè poi sarebbe stata inutilizzabile.
Allora l'ho smontata: la stoffa per suo conto, la fascia centrale e il pizzo esterno invece avrebbero seguito un'altra lavorazione.

Ho cominciato dalla fascia centrale, perchè ho potuto vedere che anche se era molto rovinata, in realtà i quadrati c'erano tutti.
Con molta pazienza li ho ricostruiti e ricuciti, sia ad ago - la maggior parte - che ad uncinetto. 
Molto difficile è stato trovare il
cotone dello stesso colore, ed infatti, nonotante tutti i miei tentativi, quello utilizzato è un mezzo tono più giallino.
Poi, il bordo di rifinitura all'uncinetto che lo ha trasformato in un bellissimo centrotavola.
Certo, bisogna avere una tavola adatta...
Ma veniamo al resto.

Il pizzo ha richiesto un lavoro certosino di restauro per eliminare le pessime riparazioni e ricostruire il lavoro.
Inoltre, visto che avevo pensato di utilizzare la stoffa per fare quattro begli asciumananoni, dovevo dividere il pizzo in otto pezzi.
Non è stato facile ma ci sono riuscita.
Quando poi ho dovuto ricostruire l'attaccatura, ormai il più era fatto.
Si trattava solo di rifinire con la macchina per cucire gli orli della stoffa.

Ma il pizzo poi lo ho attaccato a mano.

Ecco il risultato.

RECUPERO DI UNA TRAPUNTA CON LA TECNICA DEL QUILT

Una vecchia trapunta mi era stata affidata per il recupero.
Chi vuole buttare via una vecchia Caleffi solo perchè i gatti l'hanno irrimediabilmete bucata? E' un peccato!
MI sono procurata tre diversi disegni sulla stessa sfumatura di colore, scelta dalla cliente, ed ho cominciato a comporre il mio quilt.
fiori- righe - palline
tutto nelle delicate tonalità del bianco e del grigio.
E' stato un lavoro lungo ma divertente.
Ed ecco il risultato

UN PLAID A TECNICA MISTA CON MATERIALE DI RECUPERO



Un'amica mi ha affidato dei riquadri fatti a punto riso ai ferri, dalla sua mamma.
"Guarda un po' se riesci a tirarci fuori qualcosa" mi ha detto.
Ho trovato altri avanzi che avevano più o meno quella stessa consistenza, e per fare qualcosa di più colorato ho mischiato i colori in uno stesso riquadro, cercando di riprodurre le dimensioni dei riquadri già in mio possesso.

Ce ne sono voluti parecchi, perchè quelli già fatti non erano molti.
Poi ho fatto un bel bordo a maglia bassa all'uncinetto ad ogni riquadro.

Ho unito il tutto, ed ho fatto un bordo semplice.
Sempre all'uncinetto.
Ecco il risultato.

UNA SEDIA DA UFFICIO CON MATERIALE DI RECUPERO


Una vecchia sedia da ufficio.
Ma per un ufficio casalingo, beninteso.
il fusto della sedia era ancora in ottime condizioni, ma la seduta e l'appoggio della chiena erano ormai rovinate.
Con una vecchia camicia anni '80 della cliente, ed un ago da tappezziere, ho letteralmente "cucito addosso" alla vecchia sedia questa nuova fodera colorata.
con un po' di ingegno si ottiene tutto.


RICOPRIRE UNA POLTRONA CON LA TECNICA DEL QUILT

Questo è stato un lavoro molto impegnativo.
Anche se è stato uno dei lavori che mi ha dato maggior soddisfazione.
Questa poltrona bergere aveva una fodera di quelle che si possono togliere.
Era ridotta in condizioni pietose.
La ditta che la produce assicura la possibilità di avere una nuova copertura solo per un determinato periodo dopo l'acquisto, dopo di che non è più possibile avere una copertura perfettamente identica, perchè il modello della poltrona è cambiato.
Cosa fare, buttare la poltrona, che per il resto era ancora in buone condizioni e comprarne una nuova?
Perchè uno spreco simile?
Allora, abbiamo scelto il colore più adatto, ho comprato la stoffa e mi sono messa all'opera, con la tecnica del quilt, a ricoprire la vecchia fodera.
Non è stato un lavoro semplice, e nemmeno  veloce.
Ma nessuno ha una poltrona così!